mercoledì 5 febbraio 2014

Joe Brisky

Chissà quali e quanti sogni accarezzi
nelle notti fissando il soffitto
fra quelle mura che spesso disprezzi
dove quel letto accoglie il tuo corpo sconfitto.

Sai?... mi dicono che ora stai bene
lasciando mezza vuota una bottiglia
su quel tavolo di povere cene
e i contorni rubati di foto di famiglia.

Il silenzio squarcia il velo del tempo
ci confonde ogni attimo esitante
mentre fisso i tuoi occhi di un tempo
senza ricordi, di un verde sferzante.

Nel tuo passo indeciso sei Brisky
per qualcuno Joe, l'amico deriso
l'avventore abituale, il poeta del whisky
la tela spezzata... il fiero narciso.

martedì 7 gennaio 2014

Anche un foglio è colpevole

Osja, amore mio


Nadia
Osja
...è la storia toccante di un Amore fra Osip Mandelstam, condannato a morte da Stalin per averlo irriso in uno scritto ("Epigramma di Stalin"), e Nadezda moglie del poeta russo che per non rendere vana l'opera poetica del marito imparerà a memoria ogni suo verso affinché le generazioni future possano apprezzare il suo talento. Nadia non si fidava della carta, del foglio, pertanto fece affidamento solo alla sua memoria. Dopo il 1938 Nadia, per sfuggire alle persecuzioni staliniste iniziò a vivere da nomade e con il suo unico obiettivo: l'opera di Osja che come un archivio organizzò nella sua mente... e tutto ciò solo per amore. Ultimamente questo slancio amoroso lo si può apprezzare nella stupenda canzone scritta dai Marlene Kuntz, "Osja, amore mio", tratta dal loro ultimo lavoro "Nella tua luce". In questa canzone si concentra tutta la sensibilità poetica e la spiritualità più materiale di un amore che travalica la cruenta realtà dove ogni attimo è l'istante di una vita che le note, ogni sillaba della canzone cesellano nell'ascoltatore come un tatuaggio sulla pelle senza però lasciare un segno, nemmeno una traccia di quell'inchiostro che solo nella nostra memoria emotiva può incidersi, appunto come un disco... un vinile... semplicemente un'emozione!

giovedì 2 gennaio 2014

Oblio

Siamo
tanti granelli di sabbia
dispersi nelle leggende
di una spiaggia...

...Immagini oceaniche
Saremo!

sabato 15 settembre 2012

Dostoevskij, Io e il sottosuolo

MyPortait
Le Memorie di Dostoevskij rappresentano quel tentativo disperato di poter conoscere il proprio Io attraverso il monologo, con tutte le trappole che l'autoinganno reca con sé. L'esaltazione del libero arbitrio, l'irrazionale contrapposto alla ragione, l'odio e al tempo stesso il disperato bisogno della ricerca dell'altro sono i temi che verranno affrontati in questo mio Blog che prende le mosse dal sottosuolo, ovvero dalla ricerca di mettere a nudo il proprio io profondo al fine di trovare un ipotetico pubblico riconoscendo che " [...] l'eccesso di coscienza è una malattia, una vera e propria malattia".
Benvenuto ipotetico Lettore in questa rete di trame e orde caotiche di neuroni e parole e un po' di Psicologia, nella quale riflessioni, idee e motivazioni saranno le basi per discutere di ciò che meglio ci caratterizza e ci appartiene: i nostri Atti.